È possibile dare un “nome e cognome” a una traccia di DNA trovata, per esempio, sulla scena del delitto, oppure recuperata in un reperto archeologico antico?
La risposta è semplice e retorica: sì! Il codice genetico può essere letto e interpretato attraverso appositi strumenti e procedure che ci permettono di ottenere, dalla molecola di DNA, un segnale informatizzato, una sorta di codice alfabetico. Confrontando questo codice con altri presenti in banche dati si possono trovare affinità e caratterizzare un DNA ignoto.
Con questa attività sarà possibile comprendere i passaggi chiavi per analizzare una sequenza di DNA e scoprire da quale organismo proviene il materiale genetico. Sarai tu il computer che analizzerà e confronterà i codici per rispondere alla domanda “chi ha lasciato questa traccia?”
A cura di OpenLab – Centro di Servizi dell’Università di Firenze / Area Biologia
Lo stand si trova nell’area ragazzi di BRIGHT-NIGHT dell’Università di Firenze, ore 17-23
INGRESSO GRATUITO