Noi siamo ciò che respiriamo, tocchiamo e mangiamo: ciò è ancora più vero per quanto concerne il nostro sistema immunitario che, sin dall’età uterine, è sottoposto a mutamenti e variazioni estremamente complessi ed affascinanti, in diretta correlazione con le nostre esposizioni.
È intuitivo pertanto sospettare che una specifica predisposizione genetica, un’esposizione “squilibrata” o una alterata risposta immunitaria ad essa (o tutti questi fattori messi insieme) possano indurre lo sviluppo di molte patologie croniche, tra le quali l’asma bronchiale e il diabete mellito di tipo 1, che hanno la base una disfunzione immunologica.
Considerando l’impatto significativo e sempre crescente di queste patologie sulla popolazione mondiale, il progetto UE HEDIMED (Human Exposomic Determinants of Immune Mediated Diseases) si propone l’ambizioso obiettivo di studiare in maniera non-invasiva l’ “esposoma“, ovvero la somma di tutte le esposizioni ambientali a cui una persona viene sottoposta, in un campione di circa 350.000 donne gravide e 280.000 bambini, i quali verranno seguiti dalla nascita fino all’età dello sviluppo.
L’obiettivo di HEDIMED, che si avvale dell’utilizzo delle più avanzate scienze -omiche e si basa sulla collaborazione di Centri europei di eccellenza in tutta Europa, è quello di identificare le esposizioni che impattano maggiormente sullo sviluppo di patologie immuno-mediate, al fine di promuovere un innovativo e multidimensionale percorso virtuoso di sostenibilità ambientale e di salute.
SDG – 3
Orario: 16.00 – 20.00
A cura del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze