Nell’agricoltura del futuro sarà fondamentale l’uso di prodotti naturali in sostituzione di fertilizzanti e pesticidi di sintesi, senza però intaccare la resa e la qualità dei prodotti nonché la biodiversità, ma anzi, se possibile, incrementandole.
Il biochar e il distillato di legno sono due sottoprodotti dell’utilizzo della biomassa legnosa di scarto per la produzione di energia elettrica e termica attraverso la pirolisi. Il loro impiego in agricoltura rappresenta un formidabile esempio di economia circolare e di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici. Questi prodotti, infatti, migliorano le caratteristiche dei suoli e la produttività degli agroecosistemi, conferendo inoltre alle colture un’elevata resistenza all’ozono e allo stress idrico.
La Toscana si caratterizza per la produzione di eccellenze agroalimentari. Un paio di esempi sono dati dall’olio extra vergine di oliva della Valdichiana Senese e dall’Aglione della Valdichiana.
Tuttavia entrambi i prodotti, per una piena valorizzazione economica, hanno necessità di essere legati indissolubilmente al loro territorio di produzione, in modo da dare garanzie al consumatore finale sulla provenienza geografica del prodotto. Le nostre ricerche si sono basate sulla tecnica del fingerprinting elementare, che sfrutta la relazione pianta-suolo, per valorizzare la tracciabilità geografica di queste due eccellenze del nostro territorio.
SDG – 2
Orario: 16.00 – 20.00
A cura del Dipartimento di Scienze della Vita