L’inquinamento dei mari è un problema globale. Ridurre l’inquinamento marino è una delle azioni chiave per il raggiungimento del goal 14 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per la conservazione ed uso sostenibile degli oceani, dei mari e delle risorse marine.
Nella sola Unione Europea la plastica rappresenta dall’80 all’85% dell’inquinamento marino. L’uso della plastica nel packaging alimentare è aumentato significativamente negli ultimi anni e poiché esso ha un singolo utilizzo, rappresenta una grande fonte di rifiuti plastici.
In questo contesto si inserisce il progetto FISH4FISH il cui scopo è di ottenere un materiale a basso costo, attivo e sostenibile per il packaging del pesce.
Nell’ottica dell’economia circolare Il materiale di partenza è costituito da scarti dell’industria ittica e in particolare da gusci di crostacei costituiti prevalentemente da chitina da cui si ricaverà il chitosano materiale biodegradabile con proprietà antimicrobiche, antiossidanti e fertilizzanti che sarà il componente fondamentale della bioplastica. Questo packaging grazie alle proprietà del chitosano, sarà in grado di mantenere più a lungo la freschezza del pesce confezionato e una volta esaurita la sua funzione potrà essere compostato fornendo sostanze nutritive e protezione antiparassitaria alle piante.
SDGs – 12, 13, 14
Orario: 16.00 – 20.00
A cura del Dipartimento di Biotecnologie, chimica e farmacia